Ipertiroidismo nel gatto
L’ipertiroidismo felino è un disordine metabolico multisistemico che può affliggere il nostro amico peloso. Risulta essere l’endocrinopatia più frequente nel gatto adulto-anziano ed è dovuta ad un eccesso di ormone tiroideo in circolo. La causa più comune è un adenoma funzionale di uno o entrambi i lobi della tiroide, accompagnato nel 70% dei casi da aumento di volume della ghiandola stessa, solo nell’1-2% dei casi si tratta di una neoplasia maligna.
- I sintomi clinici sono svariati, quelli di più frequente riscontro sono legati all’ipermetabolismo che causa un aumento della produzione di calore e un maggiore consumo proteico e lipidico, vedremo quindi dimagramento nonostante il grande appetito e la voracità, perdita del pelo che risulta essere sciupato e sottile, agitazione, aumento dell’aggressività e del nervosismo, aumento di volume delle feci e/o diarrea, vomito, aumento del consumo di acqua e urinazione, e altro ancora. A questi si accompagnano sintomi che possono essere rilevati alla visita clinica dal vostro veterinario, come un aumento della frequenza cardiaca o un soffio, ipertensione arteriosa, anomalie a livello di emocromo, biochimico sierico ed urine. Raramente l’ipertiroidismo si manifesta con letargia e depressione del gatto (in un 5% dei casi), scarso appetito, ricerca di calore, debolezza, concomitanti comunque alla perdita di peso e spesso alla patologia cardiaca.
- La diagnosi viene fatta sul sospetto dei rilievi clinici e degli esami di laboratorio di base (emocromo, biochimico, urine) e specifici, che vadano a valutare le conseguenze indirette dovute all’eccesso di ormone tiroideo in circolo e ne determinino il dosaggio (tiroxina sierica). Esistono altre patologie che possono avere sintomi simili, come il diabete mellito, la malattia renale, il linfoma gastrointestinale e l’infiammazione intestinale cronica.
- La terapia più comune consiste nella somministrazione di una compressa una o due volte al giorno che vada a ridurre i livelli circolanti di ormone tiroideo, bloccandone la produzione da parte della ghiandola. Talvolta è necessario associare terapie per il cuore e patologie secondarie all’ipertiroidismo (epatopatie, gastroenteriti, etc.). Esiste anche la soluzione chirurgica con la rimozione totale o parziale del tessuto ghiandolare.
La terapia medica è un’opzione pratica per molti gatti e consente il ritorno alla normale funzionalità tiroidea nel giro di 2-4 settimane.
Quindi, se il vostro amato gatto diventa nervoso e irritabile, lo vedete dimagrito o con un brutto pelo nonostante l’appetito, se dovete pulire la lettiera molto più frequentemente rispetto a prima, se inizia a distruggervi piante e mobilio, osservatelo bene e richiedete un consulto veterinario, la terapia è a portata di mano e allunga la vita al nostro micio.
S.J. Birchard, R.G. Shering: Medicina e chirurgia degli animali da compagnia. Ed Elsevier 2009.
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