Zecche

Le zecche sono parassiti esterni artropodi divisi inArgasidi, o zecche molli (infettano prevalentemente gli uccelli) e Ixodidi, o zecche dure (responsabili delle infestioni dei nostri animali).

  • Ciclo: Il loro ciclo è simile anche se vi possono essere lieve differenze tra una specie e l’altra. Le femmine adulte una volta avvenuto l’accoppiamento depongono dalle 2000 alle 8000 uova che si schiudono dopo circa 2-7 settimane. Dalle uova fuoriecono le larve che si nutrono di sangue (3-12 giorni) fino a che si traformeranno in ninfe, queste, dopo un breve periodo durante il quale effettueranno un ulteriore pasto di sangue (3-10 giorni), si trasformeranno in adulti per ricominciare il ciclo. Solitamente il ciclo (uovo-larva-ninfa-adulto), che si completa nell’arco di 1 anno, ha bisogno di 3 ospiti diversi anche se in alcune specie (Rhipicephalus Sanguineus) i passaggi dai vari stadi possono anche avvenire sullo stesso animale. Se il ciclo viene interrotto, le zecche possono comunque sopravvivere per lunghi periodi. Le zecche resistono bene al freddo ma non tollerano altrettanto bene la luce solare, l’essiccamento e le piogge intense. Sebbene l’ospite principale delRhipicephalus Sanguineus sia il cane, è possibile trovarlo anche in altre specie canine, sul coniglio, sul cavallo, sul gatto e anche sull’uomo.

  • Segni clinici: Il morso della zecca può causare irritazioni locali, reazioni di ipersensibilità, trasmissione di batteri, di virus, di malattie protozoarie e Rickettziosi (Herlichia, Francisella…), e la paralisi dovuta all’inoculazione di secrezioni tossiche.

  • Controllo delle zecche:  Per togliere una zecca è necessario soffocarla con dell’alcool, afferrare la sua testa con delle pinze e applicare una certa trazione per rimuoverla. Per le infestazioni ricorrenti vi sono diversi tipi di prodotti (fipronil, permetrine,…) da poter utilizzare regolarmente sull’animale in diversi modi (collari, fialette spot-on, spray, ecc.). Per limitare la massiva moltiplicazione nell’ambiente esterno può essere utile tagliare frequentemente l’erba, ripulire da cespugli, bonificare i terreni, alternare le zone di pascoli, effettuare eventuali trattamenti antiparassitari specifici.

 

W. Scott, H. Miller, E. Griffin. Muller & Kirk’s Small Animal Dermatology. 6th ed. 2001 W.B. Saunders Company. pp 442-445

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